Altre Funzioni Religiose
Il Triduo dei Defunti
Una delle principali opere di carità praticate dall'Arciconfraternita di S. Stefano fin dai tempi della sua costituzione, è il suffragio delle anime dei defunti, così come si evince chiaramente da alcuni documenti risalenti al ‘500 a noi pervenuti.
Nel corso dei secoli tale esercizio, insieme alle pie pratiche effettuate in onore di S. Stefano e a quelle del periodo quaresimale, assunse maggiore rilevanza rispetto all'altra principale opera di misericordia messa in atto dai Confratelli: l'assistenza ai moribondi.
In particolare, gli statuti del Settecento e dell'Ottocento prevedevano l'assistenza agli ammalati e ai pellegrini. Attualmente, i Confratelli defunti sono commemorati nei giorni seguenti il due novembre con un triduo di preghiera.
Dalla fine degli anni '70, inoltre, per volere dell'amministrazione Lisena-Campanale-Murolo il triduo si conclude con la celebrazione di una S. Messa nella Cappella Maggiore del Cimitero e con un pellegrinaggio devozionale al camposantanto.
Qui il Padre Spirituale benedice la cappella e la terra d'inumazione di proprietà del Sodalizio.
Bibliografia:
G. DE MARCO, Molfetta tra passato e presente, Molfetta 1982;
M. IANNONE, P. MODUGNO, Viaggio a Molfetta, Molfetta 1999;
G. VIESTI, La Chiesa e l’Arciconfraternita di S. Stefano di Molfetta, Molfetta 2001
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